L'ingegnere palestinese Hussam al-Aqra ha creato una formula unica per trasformare la spazzatura dalle discariche in elementi di costruzione a basso costo e ha persino iniziato a costruire case. Le riprese sono state girate nella Striscia di Gaza. I mattoni prodotti dai rifiuti non sono solo ecologici ma anche più leggeri dei normali mattoni, ha spiegato al-Aqra, consentendo agli ingegneri di costruire più piani senza aumentare il peso complessivo dell'edificio. Secondo i rapporti, i rifiuti solidi in tutta Gaza superano le 1.300 tonnellate. Traduzione: Jeff Hoffman Over Voice: Massimo Mazzucco Aiutaci ad arrivare a 10mila abbonati al canale YouTube e diventeremo il centro di gravità permanente della conoscenza: http://www.youtube.com/PandoraTvChann... Oppure aiutaci con una donazione: http://www.paypal.me/informazionelibera Altri metodi: http://pandoratv.it/sostienici/ Abbonamento ARIA 2 € al mese Abbonamento TERRA 5 € al mese Abbonamento ACQUA 10 € al mese Abbonamento FUOCO 20 € al mese
Read moreTotale silenzio dell’Unione Europea e del Governo italiano La democrazia europea seppellita definitivamente (ma non si deve sapere) . Aiutaci ad arrivare a 10mila abbonati al canale YouTube e diventeremo il centro di gravità permanente della conoscenza: http://www.youtube.com/PandoraTvChann... Oppure aiutaci con una donazione: http://www.paypal.me/informazionelibera Altri metodi: http://pandoratv.it/sostienici/ Abbonamento ARIA 2 € al mese Abbonamento TERRA 5 € al mese Abbonamento ACQUA 10 € al mese Abbonamento FUOCO 20 € al mese
Read moreLe news della settimana: - Trump chiede alla FED di stampare soldi - Erdogan e il sogno neo-ottomano - Gli USA vogliono uscire dal trattato Open Skies - I 5 Stelle “si dimenticano” di Assange Per sostenere il nostro lavoro abbonati a 👉https://contro.tv/register?atid=3
Read moreCosa fu in realtà la Prima Guerra Mondiale? Come cominciò? Chi la vinse? E cosa vinsero quelli che vinsero? Ora, cento anni dopo l’esplosione dell’ultimo scoppio, queste domande ancora inquietano sia gli storici che le persone comuni. Ma, come vedremo qui, una tale incertezza non rappresenta una qualche duplicità della storia, bensì la serie di veli che è stata stesa sopra i nostri occhi per impedirci di vedere cosa la Prima Guerra Mondiale fu nella realtà. Questa è la storia della Prima Guerra Mondiale che voi non leggerete sui libri di storia. Questa è la cospirazione chiamata Prima Guerra Mondiale. Tradotto e sottotitolato da Giulio Bona Courtesy @corbettreport https://www.youtube.com/watch?v=tclAbWvBt70
Read moreCANNA DA ZUCCHERO E BIOCARBURANTE: IL NUOVO BUSINESS CHE SPAZZA VIA LE TRIBÙ ETIOPI Etiopia: la generosa terra rossa dell’antica Sacra Alleanza oggi trasuda fatica, dolore, abbandono, pur mostrandosi in tutta la sua straripante bellezza primigenia. La valle dell’Omo, un’immensa distesa di 25mila chilometri quadrati che si espandono nel sud del Paese, è caratterizzata da una molteplicità di ecosistemi, culture e lingue. Gli abitanti, circa 700mila persone, appartengono ad almeno 16 distinti gruppi etnici, che hanno mantenuto fino a oggi uno stile di vita tradizionale. Il fiume Omo, Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, è la principale risorsa per la popolazione locale. Il fiume, lì, ancora oggi, rappresenta la vita stessa. Per la finanza globale invece significa soldi. Così facoltose compagnie straniere lì oggi sviluppano colture intensive di canna da zucchero e di jatropha, palma, mais, utili per i nuovi biocarburanti che tanto vanno di moda in Europa. Per fare spazio al business, i Bodi, i Kwegu, i Suri e i Mursi sono stati sfrattati dalle loro case ancestrali e dalle loro terre e trasportati in campi di reinsediamento. Popoli che ora denunciano la fame, a causa dell’allontanamento dalle loro mandrie e del sistema d’irrigazione artificiale delle nuove piantagioni, che sta prosciugando il fiume. Là dove c’erano foreste naturali, pascoli estensivi, terreni fertili, zone d’insediamento umano, ora c’è la cosiddetta sedentarizzazione forzata. E questa non tiene in considerazione la storia, le abitudini, le tradizioni, i sentimenti dei popoli, che qui hanno da sempre vissuto. Almeno fino ad ora. A cura di Margherita Furlan Editing Francesca Mallozzi Una produzione Cometa Associazione Tratto da: https://revoluzione.unoeditori.com/gli-interessi-dellitalia-nel-grande-inganno-della-diga-piu-grande-dafrica/
Read morePuò l’economia umana crescere indefinitamente, eludendo i vincoli posti dalla finitezza del pianeta Terra? La questione è aperta. Ma con la Natura non è possibile trattare. Quale sarà dunque l’alternativa a questo sistema consumistico e inquinante? Prima di tutto bisognerà spegnere lo smartphone e cominciare a pensare in libertà, in nome della sopravvivenza della vita su questo pianeta. Un altro non ci sarà dato prima di arrivare alla rottura di quello che c’è. -------------------- Aiutaci ad arrivare a 10mila abbonati al canale YouTube e diventeremo il centro di gravità permanente della conoscenza: https://bit.ly/34YearK Oppure aiutaci con una donazione: http://www.paypal.me/informazionelibera Altri metodi: http://pandoratv.it/sostienici/ Abbonamento ARIA 2 € al mese Abbonamento TERRA 5 € al mese Abbonamento ACQUA 10 € al mese Abbonamento FUOCO 20 € al mese
Read moreGiulietto Chiesa traduce e commenta la conferenza stampa annuale del Presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin, svoltasi giovedì 19 dicembre. Per il Presidente, 77 domande, quasi 2mila giornalisti, russi e stranieri, riuniti in una sala del Cremlino. Dall’esclusione alle Olimpiadi all’impeachment di Trump, dall’Ucraina al Brexit, Putin risponde. Con un piede nel futuro, qualche richiamo al passato, in sella alla poltrona dello Stato più esteso al mondo, Putin ha tirato le somme del 2019. Particolare clamore ha suscitato la difesa di Donald Trump, vittima nell’impeachment costruito su accuse “fabbricate” per alterare la storia di una vittoria segnata alle elezioni del 2016: “È la semplice continuazione di una battaglia politica interna, dove un partito ha perso le elezioni e prova a raggiungere risultati con ogni metodo” dice il presidente russo. ---------- Aiutaci ad arrivare a 10mila abbonati al canale YouTube e diventeremo il centro di gravità permanente della conoscenza: https://bit.ly/34YearK http://pandoratv.it/sostienici/ Abbonamento ARIA 2 € al mese Abbonamento TERRA 5 € al mese Abbonamento ACQUA 10 € al mese Abbonamento FUOCO 20 € al mese
Read moreIL DISSESTO ITALIANO Riflessioni a cura del professor Enzo Siviero, rettore dell'Università e-Campus. Il 91,1% dei comuni italiani sorge in un’area in cui il rischio di dissesto idrogeologico è notevole. La superficie delle aree classificate a pericolosità da frana medio-alta e/o idraulica di media intensità ammonta complessivamente a 50.117 chilometri quadrati, pari al 16,6% del territorio nazionale. Si tratta di zone in cui, a seguito di precipitazioni molto abbondanti, possono verificarsi frane o alluvioni, anche di ampie dimensioni. A dirlo sono i dati riportati dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra). Burocrazia, incapacità dei Comuni nell’elaborare i progetti, iter infiniti e vertenze impediscono però di rimettere a posto i ponti, le strade e le scuole danneggiate di volta in volta. Un sistema inefficiente che costringe a riparare invece di prevenire. A denunciarlo è la Corte dei Conti in un referto del 31 ottobre in cui segnala che «le risorse effettivamente erogate alle Regioni a partire dal 2017 rappresentano solo il 19,9 per cento dei 100 milioni di euro in dotazione» al Fondo Progettazione. Creato nel 2015, quel fondo serve per progettare le opere pubbliche anti dissesto, ma gli ultimi dati disponibili dicono che solo il 10% delle opere potenziali avevano un progetto concreto. Senza, non possono partire i cantieri. Le cause? Procedure inadeguate, revisioni di progetti approvati e procedure di gara non svolte, scarso monitoraggio, assenza di comunicazione tra Stato e Regioni, spesso in competizione tra loro. E soprattutto la difficoltà delle amministrazioni nazionali e locali di svolgere le funzioni ordinarie che ha portato al «ricorso ripetuto alle gestioni commissariali». Un dissesto, quello italiano, che è soprattutto culturale. Ne parliamo insieme al Professor Enzo Siviero, rettore dell'Università e-Campus, in esclusiva per Pandora TV. ---------- Aiutaci ad arrivare a 10mila abbonati al canale YouTube e diventeremo il centro di gravità permanente della conoscenza: https://bit.ly/34YearK http://pandoratv.it/sostienici/ Abbonamento ARIA 2 € al mese Abbonamento TERRA 5 € al mese Abbonamento ACQUA 10 € al mese Abbonamento FUOCO 20 € al mese
Read moreIl presidente russo Vladimir Putin tiene la sua conferenza stampa annuale, alla quale partecipano media russi e stranieri, al World Trade Center di Mosca oggi 19 dicembre. Il Cremlino ha dichiarato che quest'anno un record di 1.895 giornalisti è stato accreditato per coprire l'evento. Dovrebbe essere la quindicesima conferenza stampa di Putin come leader russo.
Read moreL DISSESTO D'ITALIA Riflessioni a cura del professor Enzo Siviero, rettore dell'Università e-Campus, sul MOse. Un problema non adeguatamente calcolato e che getta un ulteriore ombra sul funzionamento finale della mega opera è la subsidenza, il movimento di sprofondamento del suolo terrestre, che comprende i fondali marini. Mentre il livello del mare sale, quello dei fondali scende: di 8 centimetri solamente negli ultimi 2 anni. Cosa c'entra la subsidenza con il MOse? Semplice: essendo le paratoie ancorate al fondo marino, un che continua a sprofondare in maniera irregolare e non omogenea, quello che potrebbe accadere è che le paratoie, distanti l'una dall'altra appena 7/8 centimetri, s'incastrino nel momento in cui vengono sollevate. Questo e altro ancora nell'intervista integrale, a cura di margherita Furlan, che sarà pubblicata venerdì 19 dicembre su Pandora TV alle 21. ---------- Aiutaci ad arrivare a 10mila abbonati al canale YouTube e diventeremo il centro di gravità permanente della conoscenza: https://bit.ly/34YearK http://pandoratv.it/sostienici/ Abbonamento ARIA 2 € al mese Abbonamento TERRA 5 € al mese Abbonamento ACQUA 10 € al mese Abbonamento FUOCO 20 € al mese
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