Il nuovo anno è iniziato con la profonda e inaspettata ferita inferta al popolo iraniano dagli Usa dell’era Trump. L’uccisione del generale iraniano Quassem Soleimani ha fatto temere una nuova e violenta guerra a livello mondiale, guerra nella quale le nuove tecnologie belliche rappresentano un ulteriore preoccupazione e lasciano immaginare scenari apocalittici.Sono giorni di tensione nei quali si susseguono una serie di minacce reciproche tra Iran e Usa, fra i frequent Tweet del presidente americano Donald Trump e la promessa di vendetta del presidente iraniano Hassan Rohani, minacce che esprimono tutta la volontà di vedere gli Usa fuori dai territori del Medio Oriente.La risposta iraniana attraverso l’attacco missilistico contro le due basi militari americane in Iraq non ha causato vittime tra i militari Usa e non ha sortito contrattacchi, fino ad oggi, da parte degli americani. Poi, l’ombra sulle cause del disastro aereo in Iran che ha spezzato le vite di 176 persone, seguita dall’ammissione da parte dell’Iran di un terribile errore: il volo ucraino B 737 è stato scambiato per un attacco e abbattuto attraverso un missile terra-aria. Un errore imperdonabile che rivela lo stato di allerta delle Forze armate della Repubblica Islamica dell’Iran.Dunque, il pericolo non è affatto scampato. Cosa ha determinato l’azione militare voluta dal presidente Trump contro l’Iran? Quali sono le conseguenze? Come reagirà il Medio Oriente a tutto questo? Quali sono i nuovi assetti politci e le nuove alleanze? È il declino del predominio assoluto degli Usa?
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