La libertà propugnata dagli aedi della Open Society, Karl Popper e George Soros in primis, corrisponde a una società a competitività illimitata, a un regime di libero cannibalismo, a una organizzazione sociale che già il filosofo Johann GottliebFichte definiva “anarchia del commercio”, la cui conseguenza è semplicemente la “libertà di mandarsi in rovina a vicenda”.

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