Global Research, il centro di ricerca sulla globalizzazione diretto dal prof. Michel Chossudovsky, sta pubblicando sull’argomento dell’origine del virus una serie di articoli di esperti internazionali. Essi sostengono che «non si può escludere che il virus sia stato creato in laboratorio». Tale ipotesi non può essere considerata complottista ed esorcizzata come tale. Perché? Perché gli Stati uniti, la Russia, la Cina e le altre maggiori potenze hanno laboratori in cui si conducono ricerche su virus che, modificati, possono essere usati quali agenti di guerra biologica anche su settori mirati di popolazione. È un campo circondato dal più fitto segreto, spesso sotto copertura di ricerca scientifica civile. Emergono però dei fatti: la presenza a Wuhan di un biolaboratorio dove scienziati cinesi, in collaborazione con la Francia, effettuano studi su virus letali, tra cui alcuni inviati dal Laboratorio canadese di microbiologia. Nel luglio 2015 l’Istituto governativo britannico Pirbright ha brevettato negli Usa un «coronavirus attenuato». Nell’ottobre 2019 il Johns Hopkins Center for Health Security ha effettuato a New York una simulazione di pandemia da coronavirus prevedendo uno scenario che, se si verificasse, provocherebbe 65 milioni di morti. Non è invece simulata la pandemia del virus della paura, che dilaga con distruttivi effetti socio-economici.Global Research, il centro di ricerca sulla globalizzazione diretto dal prof. Michel Chossudovsky, sta pubblicando sull’argomento dell’origine del virus una serie di articoli di esperti internazionali. Essi sostengono che «non si può escludere che il virus sia stato creato in laboratorio».
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