Terra dei fuochi, La Campania fumante

Come decenni di scarichi illegali hanno avvelenato la terra e le persone italiane. La Campania, conosciuta in epoca romana come la Campania Felix – “campagna fertile” – è una regione dalla bellezza mozzafiato del sud d’Italia. Tuttavia, una parte del suo territorio è oggi nota come “Terra del Fuoco”. Lo smaltimento illegale di rifiuti industriali tossici da parte di gruppi mafiosi ha avvelenato il suolo, le acque sotterranee e l’aria. Alcuni ritengono che tali rifiuti, in parte radioattivi e lì bruciati, non provengano solo dal resto d’Italia ma anche da tutta l’Europa. I medici hanno lanciato l’allarme su numeri e varietà di cancro senza precedenti nei bambini. Due comuni in Campania hanno i più alti tassi di mortalità infantile del Paese. I residenti della regione, un tempo incontaminata, ora devono sottoporsi a regolari test tossicologici per verificare la tipologia di veleni eventualmente presente nel sangue. Un’indagine sullo scarico illegale di rifiuti tossici è iniziata negli anni ’90, quando l’agente di polizia Roberto Mancini scoprì l’attività criminale cosiddetta eco-mafia. Il caso si chiuse velocemente e solo 15 anni fu riaperto. A quel punto, la devastante situazione sanitaria della Campania era diventata difficile da ignorare. Roberto Mancini nel frattempo è morto di cancro.
Una produzione RTD
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