PTV News 2 ottobre 2015 – Siria: raid russi, accuse USA
Secondo giorno dei raid di aerei russi sulla Siria. E secondo giorno di accuse da parte di Washington a Mosca, che non starebbe colpendo lo Stato Islamico ma postazioni dei cosiddetti “ribelli moderati”. Le milizie ufficialmente finanziate dagli Stati Uniti e addestrate dalla CIA per rovesciare il presidente siriano Bashar al-Assad.
Alle accuse ha risposto il presidente della commissione esteri della Duma, Alexei Pushkov, a Parigi per il vertice del quartetto di Normandia sull’Ucraina, che vede impegnati oltre a Vladimir Putin, François Hollande, Angela Merkel e Petro Poroshenko.
“I nemici di Bashar sono molto vicini alle posizioni di Daesh”, ha ribattuto Pushkov in un’intervista rilasciata questa mattina all’emittente radiofonica Europe 1. E ha poi aggiunto che la coalizione a guida statunitense “ha fatto finta di bombardare l’ISIS per un anno senza risultati”: “L’80% delle missioni non ha effettuato bombardamenti. Sono ritornate alla base per le più varie ragioni”. Pushkov ha anche reso noto che la durata della missione russa in Sira andrà dai tre ai quattro mesi.
Fonti libanesi riferiscono dell’arrivo in territorio siriano di centinaia di uomini dell’esercito iraniano per fornire sostegno in una grande offensiva sul terreno alle truppe di Assad.
Questa mattina sono stati stabiliti i primi contatti tra i vertici dell’esercito russo e di quello americano, appositamente per discutere le operazioni in Siria. Una linea diretta era già stata stabilita per evitare incidenti tra aerei russi e americani sul teatro di guerra.
E fonti diplomatiche americane lasciano trapelare un ammorbidimento delle posizioni intransigenti della Casa Bianca nei confronti di Assad. Obama resta un fermo sostenitore della necessità di deporre il presidente siriano, ma alla fine di una fase, la cui durata resta da fissare, di “transizione concertata”.