Diego Fusaro sfata il mito della “cittadinanza globale”.
Read moreNegli ultimi anni abbiamo assistito al trionfare del “globish”, cioè una lingua mondializzata, priva di cultura e di storia ma intrinsecamente portatrice dei valori politici del capitalismo globalizzato.
Read moreIl capitalismo contemporaneo si è riconfigurato in modo sempre più evidente nei termini di quella che quella che Michel Foucault chiamava “biopolitica”, ossia il diretto impadronimento, da parte delle logiche illogiche del capitale, della vita stessa, ridotta a miniera da cui estrarre plusvalore.
Read moreNei perimetri blindati di quella apartheid planetarizzata chiamata capitalismo, la sola libertà concessa è quella intesa alla stregua di una liberalizzazione individualistica e consumistica della realtà.
Read more“Ci vuole più Europa”, è il mantra che abbiamo sentito ripetere ossessivamente negli ultimi anni, senza sosta, senza logica, come fosse l’effetto di una droga: l’euroina.
Read moreCon la acutezza e profondità di ragionamento che lo caratterizza, Diego Fusaro propone una riflessione sulla cultura della Norvegia contemporanea.
Read moreIl mercato, definito da Hegel “bestia selvatica”, si pone lo scopo di annientare i valori proletari ma anche le radici etiche borghesi, di modo che resti solo il sistema dei bisogni. E’ per questo che nel desolante panorama della globalizzazione assistiamo all’annientamento di tutti gli enti etici: dalla famiglia fino allo stato etico, passando per […]
Read more«La società del capitalismo globalizzato nega il multiculturalismo nell’atto stesso con cui finge di volerlo promuovere. Sostiene un multiculturalismo la cui base è in realtà la negazione delle identità plurali e dunque delle culture. Il capitale vuole vedere perennemente “il medesimo”, e perciò è costantemente in lotta contro le alterità».
Read moreIl mutamento antropologico che il capitalismo neoliberista ha imposto a tutte le sfere della vita sociale, attraverso il dogma della flessibilità, non ha risparmiato la vita amorosa e sentimentale.
Read moreIl ’68 coincise con la liquidazione dei valori del mondo borghese e proletario, caratterizzati dalla stabilità etica e lavorativa, segnando così la nascita del capitalismo contemporaneo.
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