Vorrei ma non posso: quando le barriere architettoniche limitano i sogni

“Vorrei ma non posso: quando le barriere architettoniche limitano i sogni”, il video documentario della giornalista Alessia Bottone. Un progetto patrocinato dal Comune di Verona e dall’Ordine dei giornalisti del Veneto che ha coinvolto, oltre agli esperti del settore, anche Valentina Bazzani, giornalista diversamente abile ed Elettra Bertucco, videomaker. “Vorrei ma non posso è la risposta a un semplice interrogativo: è possibile per un disabile trascorrere una giornata all’insegna del divertimento e dello shopping in centro?” spiega la Bazzani. “Il nostro esperimento è servito per valutare il grado di accessibilità di alcuni negozi, bar, bagni del centro e molto altro. Il risultato è stato talvolta deludente. In alcune situazioni sono rimasta fuori dai negozi, altre volte abbiamo dovuto ricorrere all’aiuto dei passanti, altre volte ancora non sono riuscita ad accedere ai camerini e mi è stato proposto di cambiarmi con la porta aperta”. Le barriere architettoniche sono, prima di tutto, barriere culturali e lo conferma anche la spinosa questione relativa al canone occupazione suolo pubblico. “A Verona, il regolamento per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche, contempla tra le esenzioni gli accessi carrabili destinati a soggetti portatori di handicap ma non le rampe e le pedane posizionate all’ingresso deli edifici privati aperti al pubblico volte ad abbattere le barriere architettoniche”, spiega Alessia Bottone. La tariffa dipende dalla zona e varia in base alla metratura. Secondo i calcoli, il canone può aggirarsi anche sui 3000,00 Euro l’anno per una rampa permanente.  Una questione che non riguarda solo il comune di Verona.

Link del video originale:

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