PTV News 5 novembre 2015 – Consiglio d’Europa boccia Kiev.“A Odessa polizia fu complice”
Consiglio d’Europa boccia Kiev.“A Odessa polizia fu complice”
Ferma condanna da parte del Consiglio d’Europa per il modo in cui Kiev ha condotto le indagini sul massacro di Odessa del 2 maggio 2014, nel quale trovarono la morte ufficialmente 48 manifestanti filo-russi, uccisi da gruppi organizzati di squadristi neonazisti. Secondo un documento reso noto ieri a Strasburgo, su Odessa vi sono state da parte delle autorità ucraine gravi carenze nelle indagini, assenza di indipendenza degli inquirenti, coinvolgimento diretto della polizia nel massacro, complicità e inerzie da parte dei vigili del fuoco. E ancora presunti colpevoli sommariamente assolti per insufficienza di prove. Ventuno imputati condannati in blocco con un unico capo d’accusa.
“Date le prove della complicità della polizia nei disordini di piazza del 2 maggio 2014”, scrive il Consiglio d’Europa, “le indagini avrebbero dovuto essere condotte da un organismo indipendente dal Ministero dell’interno”.
Oltre a essere mancata l’indipendenza delle strutture inquirenti, secondo Strasburgo la suddivisione dei compiti tra le strutture è stata “inefficace e dannosa”, con un numero insufficiente di risorse umane dedicate, negligenze e disattenzione nella conduzione delle indagini.
Lo stesso vale per l’inchiesta sull’intervento tardivo dei vigili del fuoco nell’incendio della Casa dei sindacati, iniziata dopo sette mesi dagli eventi, e condotta con un palese conflitto di interessi.
Segnalando le ripetute violazioni da parte di Kiev della Convenzione europea sui diritti umani, il documento del Consiglio d’Europa si conclude sottolineando come proprio “le carenze evidenziate abbiano minato la capacità delle autorità ucraine di stabilire le circostanze dei crimini di Odessa e di portare i responsabili davanti alla giustizia”
Ipotesi bomba su aereo russo. Da Londra stop ai voli.
L’Airbus 321 susso precipitato sabato scorso nel Sinai abbattuto da un “ordigno esplosivo a bordo dell’aeromobile”. Un’ipotesi data per “altamente probabile” dal Ministro degli esteri britannico Philip Hammond, che ha annunciato l’immediata sospensione di tutti i voli da e per Sharm-el-Sheik.
Per i passeggeri britannici già sul posto predisposta un’unità di crisi. Ma niente voli di ritorno né oggi né domani. Per predisporre il rientro in sicurezza ci vorranno giorni, fanno sapere da Londra.
L’ipotesi di una bomba a bordo dell’aereo russo posta da militanti dello Stato Islamico o di gruppi vicini all’ISIS, è largamente condivisa negli ambienti dell’intelligence statunitense, anche in assenza al momento di una presa di posizione ufficiale, ha rivelato ieri la CNN.