PTV news speciale – Dalla Nato un appello alla de-escalation

Un appello alla calma è stato lanciato al termine del vertice straordinario del Consiglio Atlantico, svoltosi in queste ore a Bruxelles su richiesta del governo turco, dal segretario generale della Nato. Jens Stoltenberg ha invitato i governi di Mosca e Ankara alla de-escalation della crisi apertasi oggi, in seguito all’abbattimento del jet russo da parte della Turchia. Stoltenberg ha sollecitato ulteriori contatti tra i due Paesi, al fine di evitare il ripetersi d’incidenti nel futuro, pur esprimendo sostegno all’integrità di Ankara che stamani sarebbe stata violata dal Sukkoi russo. La diplomazia è dunque all’opera per stemperare la tensione. “Il nemico comune è l’Isis, sostiene la Nato, confermando le dichiarazioni di Barack Obama. E’ importante quindi che tutti, compresa la Russia, siamo guidati dal superiore obiettivo di sconfiggere Daesh.” D’altra parte, anche Vladimir Putin vuole chiaramente evitare un’inasprimento della situazione. In una dichiarazione precedente all’incontro con re Abdullah II di Giordania, il presidente della Federazione russa ha oggi così commentato: “Questo è un fatto che va ben oltre i normali schemi di lotta contro il terrorismo. Naturalmente i nostri militari stanno svolgendo un lavoro eroico contro il terrorismo. Ma la perdita di oggi è una pugnalata alle spalle, messa in atto dai complici dei terroristi. Non ho altro modo per descriverla. Il nostro aereo è stato abbattuto sul territorio siriano, con un missile aria-aria sparato da un F-16 turco. È caduto sul territorio siriano, a 4 km dalla Turchia. Né i nostri piloti né il nostro aereo stavano minacciando il territorio turco. Questo è evidente. Stanno combattendo i terroristi nelle zone del Nord vicino a Latakia, dove si trovano molti militanti che erano partiti dalla Russia, e il loro compito era di assicurarsi che questa gente non ritornasse in Russia. Questi sono chiaramente terroristi internazionali.Teniamo presente che abbiamo firmato un accordo di de-conflittualità con gli Stati Uniti, e come sappiamo la Turchia era fra coloro che si è unita alla coalizione americana. Poiché l’ISIS, protetta da altri stati, riesce ad avere enormi risorse vendendo sul mercato nero centinaia di milioni di miliardi di dollari in petrolio, allora non si comprende perché siano così spudorati, perché uccidano la gente, perché vogliano fare degli attacchi terroristici fino al cuore dell’Europa.Noi analizzeremo tutto con cura. Gli eventi tragici di oggi avranno pesanti conseguenze, compreso per le relazioni fra Russia e Turchia. Abbiamo sempre trattato la Turchia come uno stato amico. Non so chi sia interessato a quello che è successo oggi, ma certamente non siamo noi. E invece di mettersi immediatamente in contatto con noi, per quel che ne sappiamo la Turchia si è immediatamente rivolta ai suoi partner della Nato per discutere questo incidente, come se fossimo stati noi ad abbattere un loro aereo, e non loro il nostro.”

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