Spesa militare italiana: 2,8 milioni di € all’ora
Secondo il MILEX2018 la spesa militare dell’Italia mostra un’incremento del 4% rispetto al 2017, rafforzando la tendenza avviata dal governo Renzi (+8,6 % rispetto al 2015) secondo la dinamica delle ultime tre legislature (+25,8% dal 2006). I due curatori del rapporto, Enrico Piovesana e Francesco Vignarca, spiegano che «cresce nel 2018 il bilancio del Ministero della Difesa (21 miliardi, +3,4% in un anno, +8,2% dal 2015) e i contributi del Ministero dello Sviluppo Economico all’acquisto di nuovi armamenti (3,5 miliardi di cui 427 milioni di costo mutui, +5% in un anno, +30% nell’ultima legislatura, +115% nelle ultime tre legislature) per i quali nel 2018 verranno spesi 5,7 miliardi (+7% nell’ultimo anno e +88% nelle ultime tre legislature). Tra i focus del Rapporto MIL€X 2018 ci sono anche: le spese italiane di supporto alle 59 basi Usa in Italia (520 milioni l’anno) e di contribuzione ai bilanci Nato (192 milioni l’anno), i costi nascosti (Mission Need Urgent Requirements) delle missioni militari all’estero, il costo della base militare italiana a Gibuti intitolata all’eroe di guerra fascista Comandante Diavolo (43 milioni l’anno), il “tesoretto” armato da 13 miliardi nascosto nel Fondo Investimenti voluto dal Governo Renzi (destinato anche ai nuovi droni armati della Piaggio), lo “scivolo d’oro” dimenticato per gli alti ufficiali (condannato dalla Corte dei Conti) e l’onerosa situazione dei 200 cappellani militari ancora a carico dello Stato (15 milioni l’anno tra stipendi e pensioni). Circa 8,000 militari italiani sono presenti in 25 Paesi, con 1.400 mezzi terrestri, circa 60 mezzi aerei e 20 navi: lo stanziamento complessivo per queste missioni per il 2018 ammonta a 1,28 miliardi di euro.